Bonus a due aliquote per i lavori in casa e il taglio delle detrazioni

29 Ott

Bonus a due aliquote per i lavori in casa e il taglio delle detrazioni

Il Ddl di Bilancio 2025 introduce importanti novità nel settore delle agevolazioni fiscali per i lavori sugli immobili, cercando di uniformare le aliquote e limitare le agevolazioni per i redditi più alti. Ecco le principali modifiche:

  1. Unificazione delle aliquote:
    • Per i lavori su prime case, la detrazione sarà al 50% nel 2025, ridotta al 36% nel 2026-2027.
    • Per le seconde case, si scende al 36% nel 2025 e al 30% negli anni successivi.
    • Gli interventi includono manutenzione, efficientamento energetico (ecobonus), ristrutturazioni ordinarie e sismabonus.
  2. Massimali e limiti di spesa:
    • Le agevolazioni sono limitate a 96.000 euro per interventi di ristrutturazione.
    • Il bonus mobili (per arredi ed elettrodomestici efficienti) è prorogato per il 2025 ma resta legato a una ristrutturazione e ha un tetto di 5.000 euro.
  3. Sismabonus e altre agevolazioni:
    • Il sismabonus, storicamente più vantaggioso, sarà portato alle stesse aliquote del bonus ristrutturazioni, perdendo le aliquote potenziate.
    • Il bonus barriere architettoniche (75%) resta, ma il Superbonus si riduce al 65% per cantieri già avviati entro il 15 ottobre 2024.
    • Viene eliminato il bonus verde (ora al 36%).
  4. Tetti alle detrazioni per redditi elevati:
    • Per redditi superiori a 75.000 euro, le detrazioni cumulabili saranno limitate a 14.000 euro per redditi fino a 100.000 euro e a 8.000 euro per i redditi oltre tale soglia.
    • L’occupazione del plafond da parte delle spese di ristrutturazione potrà rendere difficile beneficiare di ulteriori agevolazioni.
  5. Impatti sui contribuenti:
    • I contribuenti con redditi elevati o variazioni nel nucleo familiare (es. figli che diventano indipendenti) potranno avere difficoltà a calcolare con precisione il risparmio fiscale nei dieci anni successivi.
    • Questa incertezza potrebbe, per alcuni, incentivare il pagamento senza fattura, vista la difficoltà di beneficiare di detrazioni su un lungo periodo.

Il Governo, con questa manovra, cerca di razionalizzare e ridurre l’impatto fiscale dei bonus, ponendo anche limiti più stringenti per i redditi più alti.

Aggiornato al 29/10/2024

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